Il mondo di Sfero

14 aprile 2006

La World Cup Femminile..il racconto di CRISTINA

Spettacolare questo raconto di Cristina ..
Che si conferma oltre che ottima giocatrice anche una scrittice in erba :)
Magari fose un racconto di fantasia .. E' tutta relatà purtroppo !
Anche qui .. I complimenti a me .. Mi stanno facendo arrossire ..

Da:: "mariacristina sgrosso"

Oggetto: blade bowler (UN LUNGO RACCONTO)

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Giocatrici dacombattimento in panne al largo dei bastioni di Asti, e ho visto i raggi Xbalenare ogni tanto nel buio, vicino alle porte di Pocket, ma tutti quei momentinon andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di scrivere."
Ore 12,00, siamo di strada così pensiamo di fare un salto al bowling, giusto pervedere e ambientarci un attimo.
La prima cosa che mi colpisce oltrepassando la soglia è un fortissimo odore dimuffa, ma neanche il tempo di apprezzare il nuovo "parfume", che un freddopungente mi pervade tutto il corpo, ed ecco apparire sullo sfondo le"replicanti" che lanciano bocce, impacciate tra i loro maglioni.
Il rumore appare familiare, ma qualcosa lo rende diverso: tronkete, tronkete,tronkete.....Panf, panf, panf.........Plik!
O gesù, è lui, quel rumore che generalmente crea emozione, quello che per ognibowler è musica......la boccia che rotola e colpisce violentemente i birilli.Cosa gli è successo?Per le guerriere mantenere la posizione sulla pedana risulta alquanto arduo, iltempo che ci mette la palla a raggiungere i birilli è così tanto da renderequella bellissima posizione plastica di finizione, improbabile ed estremamentefaticosa, quanto ridicola.
Ma le guerriere sono abituate a combattere nelle situazioni più ardue, temprateda anni e anni di dure battaglie, dure e callose le loro mani, solcati da rughedi fatica i loro volti, e grate di avere ormai una folta peluria cresciutaglinegli anni sullo stomaco, che in questo caso le protegge dalla temperaturapolare!
Eccole all'opera, la prima trance di un esercito che si è riunito in occasionedi una battaglia tra le più importanti.
La seconda linea è pronta anch'essa a scendere in campo, apparentementeavvantaggiata dal poter vedere come si svolge la battaglia e quindi sceglieretattiche giuste per non perdere tempo.
Ma lo si sa, l'avversario è pieno di risorse e potrebbe da un momento all'altrocambiare strategia!Ma le guerriere sono pronte anche a questo, alcune di loro provengono daiconfini più lontani del regno, per onorare la battaglia e perchè no vincerla!Si va al bivacco, un po' di riposo ed ecco la seconda linea scendere in campo.
L'odore è rimasto, ma la temperatura è un poco più mite. Si preparano armi earmature la battaglia appare più ardua di ciò che si immaginava, già vi sonovittime eccellenti, e le sopravvissute la maggior parte hanno profonde ferite, ivolti stravolti dalla fatica.
Tre svettano su tutte, Hilde Khun guerriera di origine slava, molto conosciuta emolto apprezzata, alta e forte come una vichinga usa le sue armi con semplicitàe forza!Daniela Esposito, guerriera di origine Partenopea ma estradata in lombardia peruna serie di omicidi poco chiari del suo passato, al contrario della Hilde,Daniela ha una tecnica "fina e subdola", combatte di fioretto ma crea danni comese usasse una scimitarra!
Grazia Elena, guerriera ligure lontana dai campi di battaglia per qualche anno eora tornata al suo massimo splendore, molte le tacche sulla sua spada, la suaforza è nella precisione e nella potenza del colpo, la maggior parte delle voltemortale!Non elenco tutte le altre, poichè solo queste tre sono apparse in grado disconfiggere il nemico.
Tant'è che una di loro ha ora la tacca più ambita sulla sua spada!
DanielaEsposito è sopravvissuta su tutte, usando una tattica assolutamente vincente e incredibilmente efficace, su un campo che ha visto la maggior parte dellaguerriere cadere, alcune in modo indegno! (Ogni riferimento a me stessa èpuramente casuale)
Ma ora, proviamo a conoscere da vicino il nemico!
La prima arma da lui usata è un campo "minato", pieno zeppo di tranelli, in alcuni punti viscido e scivoloso in altri arido e ruvido, l'arma che sembravagiusta in un attacco appariva sbagliata nell'attacco successivo, poichè illavoro era senza dubbio stato fatto ad arte!Oltre ad essere minato, esso subdolamente appariva ad occhio piatto e piano, maera in realtà inclinato e ciò confondeva non poco la traiettoria di mira, poichècalcolarne l'inclinazione era davvero impossibile.Così si mirava ai guerrieri più pericolosi il numero uno e il numero tre e siprendevano invece il numero due e altri, costringendoti a usare più munizioniper farli fuori tutti!
Difficilmente ci si complimenta con il nemico, ma in questo caso non si può nonammirare la capacità, la professionalità, la determinazione, la volontàdell'avversario di proporci condizioni davvero "selettive"!
Tanto alla fine ha sempre vinto una di noi!Ma andiamo avanti.
La seconda arma:la posizione dei suoi guerrieri non era mai la stessa, una volta il numero unoera ben allineato con la truppa, una volta no, i numeri otto e nove eranoballerini, a volte ben nascosti dietro i loro compagni, altre facevano capolinoa destra o a sinistra!
Anche questo ovviamente rendeva le cose assai difficili.
La terza arma:una macchina oliatrice perfettamente a posto, usata però da un signore, chepotrei anche sbagliarmi, ma mi era parso di vedere poco prima su un trattore neicampi a ridosso del bowling.
Ma probabilmente mi sbaglio, quindi voglia lo stesso perdonarmi, è solo undubbio senza senso!
In ogni modo, lui giurava di non essere in combutta con il nemico, ed io gli credo, sostenendo che era solo una vittima e come gli era stato detto di farelui faceva.
Per cui il tentativo, non riuscito, (e si! mò le fai fesse così le guerriere?)di sabotare la macchina, saltando miracolosamente un "campo" il giorno dei contifinali, e rendendo quindi impossibile sullo stesso di colpire i guerrieriavversari, lo attribuiamo ad un infiltrato.
Per fortuna sulla pista c'era la guerriera Titti Fasano, origine Lombarda, tuttidirebbero: "e chi uccide quella? che lancia l'arma a tre all'ora?"Bhè provare per credere, lei ha i proiettili che "cuoncio, cuoncio" (piano,piano) si avvicinano per poi esploderti dentro e devastarti!Ella dall'alto della sua esperienza, rassicura la guerriera Cinzia Valentini, diorigine toscana, la sua arma è cacchetta di uccellino nell'occhio.......e seifritto!Che pur con meno esperienza ed in crescita si era ben accorta del sabotaggio del"campo", subendo tra l'altro, la cazziata del suo compagno che dietro le diceva:" ma dai tira", anche se la sua arma dopo i segni subdoli a forma di frecciacadeva ingloriosamente nel canale!
Ciò ci porta a sospettare che l'infiltrato sia lui!Attenta Cinzia!
Ma, visto che comunque, le guerriere, se pur decimate, solo otto ne eranorimaste, erano ancora in piedi, si tenta di sabotare di nuovo la macchina!Parte così l'attacco finale ma questa volta il rumore non è più tronkete,tronkete, tronkete........panf, panf.......plik!Bensì: swiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiischhhhhhhhhhhh ( ve lo ricordate? :-)
Nessuna arma delle otto guerriere rimaste in vita colpisce il pericolossimo numero uno!!!!!
Ma prima di continuare ve le voglio presentare.Khun, Espostito, Elena già le conoscete, si aggiungono:
Amenta Marina, origini Laziali, abituata a combattere nelle roccaforti Romane,la sua arma veloce, la sua leggera imprecisione nella mira viene sostituitadalla sua potenza, se il nemico è anche solo nelle vicinanze non ha scampo!
Roiati Chiara, tra le più giovani, potente, decisa, mancina. pensi di averla adestra ma lei sta a sinistra e con un secco colpo roteante.......il nemico èstecchito!
Fasol Simona, anch'essa giovane, la sua arma, il sorriso dietro il quale sinasconde una tigre! Statt' buò, sei stato ucciso da un angelo!
Regali Fausta, e chi lo direbbe, minuscola, poco più di uno scricchiolo, tant'èche il nemico manco la vede, si accorge della "zanzara killer" sempre quando ètroppo tardi!
Mapelli Viviana, accorgersi che è una guerriera è praticamente impossibile, lasua aria da "signora" in tutto e per tutto, confonderebbe chiunque, e invece leicon la sua arma di Oxford, precisa e pulita, t'accoppa e arriverderci e grazie!
Queste le sopravvissute, le quali però se pur avvezze ad ogni tipo didifficoltà, non accettano l'ulteriore sabotaggio, e chiedono dignitosamente una battaglia a viso aperto, fermandosi e chiedendo con grazia che gli siarestituito il "campo" di prima.
Il signore vittima incolpevole si attacca al telefono con i suoi capi, cercandodi capire cosa fosse successo, il Big Boss risolve il problema anche grazie auno dei pochissimi spettatori non paganti, che si mette a disposizione perrimettere le cose come stavano.
Il tutto torna nella normalità, anzi, forse per "pietà", visti i volti ormaistravolti ma sempre decisi, il nemico decide di restituire un "campo", quelloche tutte avevano sognato, che incredibilmente appare senza tranelli, osereidefinirlo quasi normale (a parte qualche chiazza di sapone sulle armi dellaEsposito e Regali, ma cosa volete che sia, cose di poco conto), tant'è che i"caduti" che si vedono in un solo attacco, sono il triplo di quelli visti nellebattaglie precedenti!
Misteri della tecnologia, nei quali noi piccole combattenti analfabete nonentriamo!
Noi siamo nate per combattere non per pensare!
Come sia finita la battaglia lo sapete, ma vorrei, anche se sarete già esausti,qualora foste arrivati fin qui, ancora dire una cosa.
Il nemico barcolla però, ha dei "disobbedienti" in seno.Noi gli faremo una statua, a quell'omone vestito di giallo, che con una pazienzapari a quella di un elefante, ci ha coccolate e bacchettate con grazia, masopratutto ha cercato di proteggerci da uteriori attacchi esterni, di "uomini"del nemico, schierandosi a nostro favore, che tentavano di rendere la coseancora più difficili, attentando alla salute fisica di alcune guerriere, le piùfreddolose, che per difendersi dalla temperatura, non più polare, ma comunquenon sufficiente, portavano una piccola mini armatura di lana sulla loroufficiale, e pretendendo che si togliessero la ulteriore protezione!
Grazie a Sfero Sferuzzi, alla sua disponibilità, alla sua pazienza, alla suaprofessionalità!
Grazie a chi ha controllato le armi senza togliercele,Sergio Bellini, poichè secondo regolamento di guerra, se un'arma fosse trovata"eccessiva", dovrebbe essere riportata nella tolleranza!
Con cosa, ancora tutte noi ce lo chiediamo, ma forse un black and decker c'eranel ripostiglio!
E che si è prodigato di consigli per tutte noi su come accoppare il nemico, mapoi appena i suoi mitici baffi, vuoi per l'umidità, vuoi per la depressione,hanno cominciato ad afflosciarsi ha preferito salvarli e scomparire per mai piùritornare!
Grazie al nemico, che ci tempra sempre più rendendoci più forti, che attraversol'umiliazione fisica e morale, forgia donne più forti di un minotauro, creavalchirie degne di tale nome..............attenti però a non renderle troppoforti potrebbero attentare al potere!
Insomma grazie a tutti per aver messo su il week end di paura!
1982 Blade Bowler uno dei film di fantascienza considerati tra i più belli dellepagine del cinema mondiale, un remake di tutto rispetto, le più sentitecongratulazioni a registi, operatori, sceneggiatori.
Ma sopratutto alla AMF-CUBICA che se casomai qualcuno presente volesse aprire unbowling, avrebbe le idee chiarissime!Tutto tranne che AMF-CUBICA: POWER OF THE PARTNERSHIP...................vaderetro satana!
the end!